Al via, da domani, la stagione ufficiale dei saldi. Per Confesercenti, l’89% dei consumatori acquisterà uno o più prodotti presso un punto vendita ovvero un negozio fisico, nonostante la concorrenza dell’online

La stagione dei saldi, che si apre ufficialmente domani, sarà per i “negozi fisici” occasione di riscossa? Secondo il sondaggio condotto da Fismo (Federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti) e da Ipsos su un campione di 800 consumatori, il 70% degli italiani è pronto a fare acquisti con l’avvio dei saldi. Secondo l’analisi la spesa media sarà di 160 euro a testa. Sebbene siano in crescita i saldi on-line, gli italiani preferiscono i negozi, che saranno scelti dall’89% delle persone.
Il 72% si dichiara interessato ad acquistare almeno un capo in saldo, per un budget medio di circa 160 euro a persona; un ulteriore 23% deciderà in base alle offerte. Ad avere già stabilito un budget è il 62% di chi si dice interessato. La spesa media di 160 euro si differenzia fortemente a livello regionale: nel Centro si spenderà in media 216 euro, un budget sensibilmente più alto di quello allocato in media nelle regioni del Nord e del Sud, rispettivamente 148 e 147 euro. In termini di genere ed età, altri divari: a spendere di più gli uomini, 195 euro circa contro 125 delle donne, e gli over 35, 182 euro, contro i 115 dei più giovani. Tre donne su 4 sono interessate all’acquisto, contro il 69% degli uomini. A livello territoriale, la percentuale maggiore di intenzionati a comprare si registra nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove il 76% vuole approfittare dei saldi. Quota che scende al 72% al Nord e al 68% nel Centro.
Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento fortemente legato all’esperienza di shopping nei negozi. L’89% dei consumatori, che parteciperanno ai saldi, acquisterà uno o più prodotti presso un punto vendita fisico, mentre il 59% si rivolgerà all’online. I negozi sono preferiti soprattutto da over35 (90%) e al Centro (92%). In cima ai desideri degli italiani ci sono i maglioni per il 63%, di cui il 68% al Sud, poi le scarpe per il 62%, acquisto tradizionale dei saldi invernali. Seguono, a distanza, l’intimo per il 41%, gonne e pantaloni per il 39%, magliette, canottiere e top per il 35%, camicie e camicette per il 33%, borse per il 31%. Oltre ad un 30% che proverà a portarsi a casa un capospalla a prezzo scontato. Il 28% dei consumatori cercherà invece abiti e completi, mentre il 26% approfitterà dei saldi per un nuovo foulard, sciarpa o cappello. Il 22% cercherà invece un’occasione sulla biancheria per la casa. Infine, c’è un 20% che punta ad acquistare in saldo un prodotto di piccola pelletteria (portafogli, portacarte, etc..) e un 18% cinture.