La sintesi del 2022 visto dalla Meta Serale, tra crisi energetica, guerra in Ucraina e nascita del governo Meloni

di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Il consueto almanacco di fine anno, che raccoglie dodici editoriali significativi, uno per mese, dell’anno che termina, questa volta racconta il 2022. Un anno di nuovo caratterizzato da avvenimenti inimmaginabili. La fine della pandemia e l’esplosione della crisi energetica mondiale, che sta mettendo a dura prova l’economia, in particolare quella europea ed italiana, data la dipendenza da fonti energetiche estere. Poi l’attacco russo all’Ucraina, una guerra nel cuore del Vecchio Continente, con protagonista una superpotenza nucleare ed il rischio, ancora non disinnescato, di un’escalation capace di coinvolgere il mondo intero nel conflitto. Infine, anche in Italia un evento inedito ed importante, stavolta però positivo, che ha portato il nostro Paese al centro dell’attenzione mondiale: una donna a Palazzo Chigi e non una qualsiasi, ma Giorgia Meloni, la leader di FdI a capo, sull’onda del consenso popolare, di una maggioranza chiaramente di destra. Tre fatti clamorosi che hanno condizionato l’anno che finisce e che segneranno anche il prossimo futuro, leggibili con una possibile chiave di lettura comune: la fine del modello di globalizzazione nato negli anni ‘90 del secolo scorso. Un modello fallimentare, specie per l’Europa, che ora sta riscoprendo la necessità, per poter garantire la propria sicurezza, di essere più forte, indipendente e, piaccia o meno, sovrana, dal punto di vista energetico e non solo. Il mondo sta cambiando e continua a cambiare a velocità sostenuta sotto i nostri occhi. Resta la nostra voglia di raccontarlo ed interpretarlo nelle pagine della Meta Serale. Rimane, ed anzi si rafforza, l’impegno sindacale quotidiano dell’Ugl, così come continua a crescere la nostra organizzazione. Con questo spirito affronteremo anche il nuovo anno in arrivo. Buon 2023!