Intanto sempre più probabile una maggiore presenza di Invitalia nella ex Ilva

Appuntamento al nuovo anno per l’avvio del tavolo di confronto fra il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e i sindacati confederali e di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulle politiche industriali. In queste ore, è, infatti, arrivata la convocazione per i leader delle quattro sigle, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Francesco Paolo Capone, per la mattina del 24 gennaio. Un confronto, anticipato già nel corso dell’incontro di Palazzo Chigi del 7 dicembre con la premier Giorgia Meloni, che si annuncia molto pregno di argomenti, alla luce delle diverse vertenze aperte, ma anche per la necessità di favorire gli investimenti volti a rafforzare il sistema produttivo e l’occupazione. Uno dei temi di maggiore interesse, insieme a quello della filiera dell’automotive, è sicuramente legato al futuro della siderurgia nel nostro Paese. Il Ministro Urso ha già espresso più volte la propria preoccupazione, ricordando, però, che le risorse dello Stato non sono infinite. Un concetto ribadito anche dai sindacati, seppur con altre parole. La federazione di categoria dell’Ugl, in particolare, ha da tempo posto l’accento sullo scarso dinamismo di ArcelorMittal, cosa che rischia di far naufragare il progetto legato ad Acciaierie d’Italia. A tal proposito, si registra la decisione del Consiglio dei ministri con Invitalia che potrebbe arrivare al 60% del capitale.