Secondo il Cremlino iniziativa «non tiene conto della realtà attuale»

Mentre si prospetta un Natale in guerra per l’Ucraina, il Cremlino fa sapere che alla Russia non risultano piani di pace da parte di Kiev. In realtà una proposta di pace è stata illustrata nelle ultime settimane dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky – nel frattempo rientrato dal viaggio negli Stati Uniti dove ha incontrato il presidente americano Joe Biden con il quale, secondo il Wall Street Journal, avrebbe discusso un piano di pace da presentare a febbraio –, ma Mosca ha sempre rifiutato le condizioni poste, che comprendono in sostanza un ritiro completo delle truppe russe dal paese, dunque anche dalla Crimea e dalle aree del Donbass occupate già nel 2014. Una proposta che Mosca ha rifiutato fin dal principio e che ora, complici proprio il recente viaggio di Zelensky e l’annuncio di Washington di un nuovo pacchetto di aiuti che include l’invio di missili Patriot, ritiene a maggior ragione irricevibile. Non a caso il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass, ha confermato che l’apertura a iniziative di pace di Kiev «non tiene conto della realtà attuale». Intanto, però, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha riferito di aver discusso la proposta di pace dell’Ucraina con i suoi colleghi del G7, a seguito della visita di Zelensky a Washington. Per Blinken, ripreso tra gli altri dalla Cnn, si tratta di «un buon inizio» in quanto «sono cose che tutti dovrebbero essere in grado, in un modo o nell’altro, di sottoscrivere», anche se – ha poi aggiunto – fin qui la Russia non ha mostrato «alcun interesse significativo» verso una soluzione diplomatica al conflitto.