Il voto di fiducia potrebbe esserci nella tarda mattinata del 24

«Mi pare che tra mille difficoltà, anche di rodaggio, con giorni complessi per la legge di bilancio e nonostante tutto quello che si può e dovrà migliorare, si può dire che rispetto a chi auspicava e prefigurava la partenza della nostra maggioranza e governo come una catastrofe, tutto il racconto fatto contro di noi sta tornando indietro come un boomerang». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando, secondo quanto si apprende dalla stampa e dalle agenzie, ai parlamentari di Fratelli d’Italia, incontrati per lo scambio degli auguri e poco prima della partenza per l’Iraq, dove incontrerà i soldati che compongono il contingente italiano stanziato nel Paese. Nonostante qualche intoppo – a causa di un emendamento approvato per errore, che stanziava 450 milioni di euro ai Comuni, il testo è tornato in Commissione Bilancio a Palazzo Montecitorio, dopo la discussione generale in Aula –, i lavori alla Camera sulla manovra proseguono. La legge dovrebbe essere approvata dal Parlamento in tempo per evitare l’esercizio provvisorio – la scadenza è fissata per il 31 dicembre –, come assicurato in più riprese dal premier e dai suoi ministri (si veda il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, oggi). Si allungano però un po’ i tempi: il voto di fiducia, inizialmente previsto per domani, potrebbe esserci nella tarda mattinata del 24.