In termini di volume la flessione è stata dell’1,6%

Per il mese di ottobre l’Istat ha stimato un calo del fatturato dell’industria dello 0,8% rispetto al mese precedente (-1,6% in termini di volume), riflesso della diminuzione dell’1,1% registrata sul mercato nazionale e del -0,3% del mercato estero. Dall’analisi sui raggruppamenti principali di industrie emerge un calo congiunturale dello 0,8% per i beni di consumo, dell’1,5% per i beni intermedi e del 2,9% per l’energia. In crescita solo il fatturato legato ai beni strumentali. Nonostante il risultato mensile, nel trimestre agosto-ottobre il fatturato è cresciuto dell’1,9% rispetto al periodo precedente (+1,8% sul mercato interno e +2,4% sul mercato estero). Per quanto riguarda invece il confronto tendenziale, l’indice del fatturato (corretto per effetti di calendario) è cresciuto del 12,%%, con aumenti dell’11% per il fatturato legato al mercato interno e del 15,7% per quello legato al fatturato estero. In questo caso, l’analisi dei raggruppamenti principali di industre, spiega l’istituto nazionale di statistica, mostra «incrementi tendenziali assai marcati per l’energia (+25,5%), più contenuti per i beni strumentali (+15,3%), i beni di consumo (+12,4%) e i beni intermedi (+8,7%). Con riferimento al comparto manifatturiero, tutti i settori di attività economica mostrano una crescita tendenziale sostenuta». Corretto per gli effetti di calendario, il volume del fatturato per il comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali dello 0,3%, con un incremento molto più contenuto di quello in valore (+12,5%).