Vittima un ragazzo. Alla base dei reati motivi di gelosia

Tortura, lesioni personali aggravate, sequestro di persona, violenza privata, detenzione illegale di arma comune da sparo, rapina, il tutto aggravato dall’utilizzo del metodo mafioso. Sono i reati per i quali risultano gravemente indiziati quattro soggetti arrestati dalla Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, supportata in fase esecutiva dai  Reparti Prevenzione Crimine “Calabria” di Vibo Valentia e Cosenza. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile, il 26 ottobre scorso i quattro avrebbero aggredito un ragazzo della zona nord di Catanzaro e dopo averlo sequestrato lo avrebbero portato a Cavaglioti, malmenandolo con lo scopo di fargli confessare una relazione con la compagna di uno di loro. La vittima e i quattro aggressori, stando a quanto scoperto, erano conoscenti di lunga data. Dopo questo primo pestaggio, la vittima è stata liberata, ma il giorno seguente è stata portata nello stessa località del primo giorno e seviziata, fino a procurargli lesioni che lo hanno messo in pericolo di vita. I soggetti, presumibilmente legati ad un gruppo criminale della zona, hanno minacciato i parenti della vittima, intimando loro di non sporgere denuncia.