Via libera della Commissione Bilancio della Camera, approdo in Aula giovedì. Cdm approva il decreto Milleproroghe

L’approvazione della manovra arriverà «nei tempi dovuti». A rassicurare, una volta di più dopo le parole di ieri del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la quale aveva escluso la possibilità di esercizio provvisorio – il termine ultimo è fissato al 31 dicembre –, è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo oggi all’assemblea della Coldiretti. I tempi sono stretti, ma la manovra è ormai al rush finale. Il via libera alla legge di bilancio della Commissione bilancio della Camera è arrivato questa mattina, al settimo giorno di discussione e votazioni (tra le misure spiccano la proroga dello smart working solo per i lavoratori fragili, il possibile rifinanziamento del bonus psicologo, un nuovo meccanismo del bonus cultura per i 18enni, i voucher per le attività lavorative occasionali estesi anche alle discoteche). La manovra arriverà nell’Aula della Camera domani alle 8, come già stabilito dalla conferenza dei capigruppo, con voto di fiducia previsto venerdì 23 dicembre. Il Consiglio dei ministri, presieduto dal vicepremier Matteo Salvini a causa di un’indisposizione di Giorgia Meloni, ha oggi approvato il decreto Milleproroghe (con cui è stato prorogato il ricorso alle ricette mediche via sms o via mail dopo le richieste giunte proprio in questa direzione). Nel complesso la situazione resta, però, ingarbugliata. Ma non tanto per le presunte fibrillazioni nella maggioranza, quanto perché non si può non considerare il contesto generale che impone ritmi serrati, provvedimenti che necessitano di aggiornamenti e tempi che si restringono di più. Al riguardo il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervistato dal Corriere della Sera, ha chiarito: «Il governo di centro-destra ha dovuto affrontare una situazione molto difficile per colpa dello scenario internazionale e degli aumenti dell’energia e delle materie prime. Di conseguenza è rimasto poco per le riforme strutturali che ritengo necessarie. Nonostante questo, alcuni risultati concreti li abbiamo ottenuti e in altre materie, come la giustizia, si sta lavorando nella giusta direzione». Un punto di vista che ha trovato in seguito la sponda proprio del ministro dell’Economia. «Sì, avremmo potuto fare di più, ma io incrocio le dita, confido nel Parlamento e penso di poter dire che la missione sia compiuta», ha detto Giorgetti all’assemblea Coldiretti in riferimento alla manovra. Ma poi ha anche ricordato che «rispetto al quadro ereditato dalla pandemia ci sono altre due emergenze: l’energia, che ha raggiunto picchi incredibili e rimane una sfida ancora da risolvere, e l’inflazione da una lato, che è una brutta bestia, e dall’altro l’aumento dei tassi d’interesse che implica sul bilancio dello Stato una cautela e un’attenzione che deve essere massima». «Siamo consapevoli del fatto che le misure per mitigare i costi dell’energia – ha dunque sottolineato – potrebbero essere rinnovate. Siamo consapevoli, lo abbiamo detto e lo ribadisco, che probabilmente tra due mesi saremo ancora alle prese con qualche misura da fare se la situazione non si risolve, come temo, nel brevissimo termine. La situazione dovrà essere continuamente e costantemente aggiornata per dare questo tipo di risposta».