Pensioni minime a 600 euro per gli over 75 in attesa del tavolo di gennaio

Dalla maratona notturna in Commissione bilancio della Camera dei deputati arriva la conferma, per quanto attiene al lavoro, dell’impostazione complessiva della manovra di bilancio come approvata dal Consiglio dei ministri con, in aggiunta, qualche correttivo, ad iniziare dall’innalzamento della decontribuzione per le nuove assunzioni, come chiesto in particolare dalla Cisl e dalla Ugl. Il nuovo tetto, come anticipato, sale da 6mila ad 8mila euro, una norma che è strettamente connessa alla riforma del Reddito di cittadinanza. La decontribuzione vale, infatti, pure l’assunzione di percettori del Reddito, oltre che di giovani e di donne in condizione di svantaggio occupazionale. Trovano conferma le misure relative alle pensioni, con Quota 103 come provvedimento ponte in vista della riforma complessiva che dovrebbe arrivare con il nuovo anno. Si ricorda, a tal proposito, che la Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, ha già anticipato che il 19 gennaio si terrà un primo tavolo di confronto sul tema previdenza. Per effetto dell’emendamento del governo, diventa più consistente la rivalutazione delle pensioni comprese fra quattro e cinque volte il minimo, mentre sale a 600 euro la pensione sociale per le persone con più di 75 anni. Tornando al lavoro, si allargano le maglie del lavoro occasionale che, dopo le modifiche del 2017, si era ridotto considerevolmente.