Dopo il passaggio del testo alla Camera, l’arrivo al Senato potrebbe avvenire tra il 27 e il 29 dicembre, in tempo per la scadenza del 31 dicembre

L’opposizione «evoca l’esercizio provvisorio cerca l’esercizio provvisorio, quindi mi fa sorridere che evochino una cosa che in mente loro vorrebbero. Per quanto ci riguarda noi andiamo avanti e mi sento di garantire che ci sarà una legge di bilancio nei tempi in cui deve esserci». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle ore in cui la Commissione bilancio della Camera è al lavoro sulla manovra – nella notte una seduta di undici ore, durante la quale non sono stati approvati emendamenti –, che deve approdare alla Camera, a stretto giro: secondo il timing stabilito dalla Conferenza dei capigruppo di Palazzo Montecitorio, l’esame dell’Aula dovrebbe scattare alle 13 di domani, anche se sembra sempre più possibile uno slittamento di qualche ora (non è esclusa la richiesta di una seduta notturna in Aula a Montecitorio fra giovedì e venerdì).
Manca poco, dunque. Appare probabile un voto di fiducia – giovedì – per concludere l’iter alla Camera prima di Natale. Se non ci saranno intoppi, l’arrivo al Senato potrebbe avvenire tra il 27 e il 29 dicembre e, con il via libera entro il 31 dicembre, potrà essere scongiurato l’esercizio provvisorio. La legge di Bilancio, la prima del governo Meloni, vale 35 miliardi di euro, perlopiù stanziati per attutire l’impatto dell’aumento dei prezzi energetici dovuto alla situazione internazionale (21 miliardi). Previste anche altre misure – su contante, fisco, pensioni, reddito di cittadinanza – ed è su quelle che devono essere ancora sciolti i nodi.
Ci sono poi altri dossier aperti, a partire dal dl aiuti quater, all’esame del Senato, sul quale il governo ha deciso di porre la questione di fiducia. Lo si apprende a margine della riunione dei capigruppo di Palazzo Madama. Dopo il voto in Aula della questione pregiudiziale al provvedimento si passerà poi alla discussione generale e a seguire il governo dovrebbe porre la questione di fiducia su un maxiemendamento interamente sostitutivo del provvedimento. Domani dopo il parere della commissione Bilancio le dichiarazioni di voto e poi attorno alle 16:30 la chiama e il voto finale.