Del Ninno accompagna il lettore in un percorso che arricchisce lo spirito di nuove esperienze

Giuseppe Del Ninno, giornalista e scrittore, è da sempre molto attento alla ricostruzione storica e all’analisi della realtà sociale che ci circonda. È con questo spirito che nasce la sua ultima opera, Giornale di un viaggiatore ordinario, Edizioni Tabula Fati. Ma chi è il viaggiatore ordinario? «Intanto – spiega l’autore – possiamo dire che è colui che non si sposta su spartane navi postali o su disadorni aerei militari; quanto alle mete, le sue non sono isole sperdute in mezzo all’oceano o infuocati centri urbani devastati dalla guerra né regioni immiserite da alluvioni o carestie». «I suoi tempi – prosegue Del Ninno – poi sono serrati, come quelli di chi è distolto da altri mestieri e pensieri che impongono ritorni a breve scadenza. Così, il viaggiatore ordinario lo potrete seguire nelle più confortevoli capitali o nelle più scontate mete del turismo di massa, ma anche in qualche fuori programma sorprendente e in qualche considerazione destinata a far riflettere, perché l’importante del viaggio è l’atteggiamento con il quale lo si affronta». Riflessioni che l’autore ha condiviso, durante la presentazione del suo libro, con Luciano Lanna, giornalista, autore di diversi volumi sulla destra italiana. «Il viaggiatore di questo Giornale – insiste Del Ninno – porta nello zaino della memoria i tratti essenziali dei Paesi che visiterà – ecco una differenza essenziale rispetto al turista – e allora anche in pochi giorni riuscirà a scoprire o a riscoprire il legame profondo con la sua meta, per tornare a casa ogni volta diverso e più consapevole. Insomma, a metà strada fra il reportage e il diario privato, fra l’invenzione narrativa, il saggio di microstoria e la guida turistica, questo Giornale rivendica la sua natura letteraria, e in tale veste si propone al lettore, nella speranza che anche il turista di oggi possa imparare ad essere, magari per pochi giorni, un viaggiatore, sia pure ordinario». L’evento è stato moderato da Ada Fichera, direttrice della collana Pensiero sindacale.