Breschi raccoglie in un volume gli articoli di Ugo Spirito pubblicati fra il 1969 e il 1979

L’attualità e, soprattutto, la capacità di interpretare l’evoluzione del mondo del lavoro e, più in generale, della società e dell’economia. È questo quanto emerge chiaramente dalla lettura del volume curato da Danilo Breschi, Luni editrice, Ugo Spirito, L’Avvenire della globalizzazione, scritti giornalistici (1969-1979). Ugo Spirito è uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento. Nato ad Arezzo nel 1896, allievo di Giovanni Gentile, insegna in diverse università italiane (Pisa, Messina, Genova e Roma), teorizzando, fra l’altro, il Corporativismo e il Problematicismo. «Questa raccolta di articoli giornalistici scritti da Ugo Spirito, fra il 1969 e il 1979, i suoi ultimi dieci anni di vita, – spiega Breschi – aggiunge un tassello importante nella ricostruzione del percorso umano e intellettuale del filosofo. Sono anni particolari. Il ’68 è passato e Spirito si è trovato, per la prima volta nella sua lunga vita, isolato dalla cultura che conta». Nonostante ciò, o, forse, proprio per questo il filosofo aretino si può permettere di affrontare tematiche fortemente innovative per la cultura e il modo di pensare del nostro Paese. «Lo Spirito che qui emerge – continua l’autore della raccolta – discute di aborto e di inquinamento, di conformismo e di futurologia, di divorzio e di minoranze, di parità dei sessi e di rivolta delle carceri, di limiti della scienza e di debolezza della Costituzione: insomma, parla di temi che declina in termini filosofici, sorprendendo per la freschezza e la modernità delle analisi. In particolare egli avverte la presenza di un fenomeno, che oggi chiamiamo globalizzazione, che non solo individua trent’anni prima che il concetto diventi cultura diffusa, ma ne prevede limiti e sviluppi con una lucidità impressionante». Il volume su Ugo Spirito, curato da Danilo Breschi, professore di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli studi internazionali di Roma, è stato commentato dal filosofo e saggista beneventano Corrado Ocone e moderato da Ada Fichera.