Esplosioni anche a Zaporizhzhia e Kharkiv

Quella di oggi è stata una giornata segnata dei raid russi e delle difficoltà per la popolazione ucraina fin dalle prime ore della mattina. La capitale dell’Ucraina, infatti, è rimasta senza fornitura idrica a causa dei bombardamenti russi, come ha poi reso noto il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko: «A causa dei danni all’infrastruttura energetica, ci sono interruzioni nell’erogazione dell’acqua in tutte le zone della capitale». Ma gli attacchi russi hanno interessato altre aree del paese, si sono registrate vittime anche nella città di origine del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Kryvyi Rih. Esplosioni inoltre a Zaporizhzhia – nella zona della centrale nucleare – e Kharkiv. In particolare il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, tra gli altri, ha riferito su Telegram che la Russia ha colpito le infrastrutture. Una situazione che nel complesso preoccupa soprattutto in vista delle prossime settimane, che potranno rivelarsi più rigide, dunque più difficoltose per i cittadini ucraini. Oltretutto, già nei giorni scorsi, Mosca aveva fatto sapere che non ci sarebbe stata una tregua nei giorni di Natale, circostanza confermata anche dalle autorità di Kiev. Il Cremlino ha inoltre fatto sapere che il Gran Consiglio di Stato russo, con la partecipazione del presidente Vladimir Putin, è previsto per il 22 dicembre. In via ufficiale, il tema dell’incontro è la politica giovanile, ma c’è attesa, un po’ inevitabilmente di questi tempi, su possibili dichiarazioni relative alla guerra in Ucraina. Intanto il Consiglio UE ha annunciato di avere adottato oggi «un nono pacchetto di nuove misure volte ad aumentare la pressione sulla Russia e sul suo governo».