L’obiettivo è di estendere le tutele e i diritti anche al lavoro autonomo

La Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, torna ad insistere sul tema dell’equità nel mondo del lavoro, indicando l’obiettivo di dare pari e piena dignità al lavoro dipendente e al lavoro autonomo. Una questione che è stata sollevata anche dalla Premier Giorgia Meloni nel corso del vertice della scorsa settimana con i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Francesco Paolo Capone. Intervenendo alla presentazione VII Rapporto sulle libere professioni in Italia, la Ministra Calderone ha ribadito l’impegno personale e del governo per rafforzare il comparto, ragionando sulle criticità, aggiungendo: «Credo molto nel dialogo sociale, ma anche nella collaborazione fattiva e nello scambio di idee». Il primo banco di prova è chiaramente la legge di bilancio che, però, non esaurisce il percorso. La misura forte è sicuramente l’estensione del regime forfetario, mentre quella attesa, vale a dire l’attivazione di un vero ammortizzatore sociale, arriverà molto probabilmente nel corso del 2023. Come si ricorderà, la Ministra Calderone ha attivato un tavolo di confronto sul lavoro autonomo, con specifico riferimento alle modifiche da apportare alla legge 81 del 2017. Una delle principali criticità è sicuramente quella della presenza di lavoratori autonomi in regime di mono-committenza, qualcosa di molto simile al lavoro dipendente.