Secondo il premier, si tratta di «una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano»

«Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio. Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta». Così in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commenta il parere di Bruxelles sulla manovra – si veda la pagina di Economia –, attualmente all’esame della Camera e che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre dal Parlamento per scongiurare l’esercizio provvisorio. «In questa direzione continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese», ha assicurato il premier, atteso anche dal Consiglio europeo, in programma dopodomani. Dopo aver riferito ieri alla Camera, oggi Meloni è intervenuta in Senato per le consuete comunicazioni alla vigilia del summit. Come a Palazzo Montecitorio, tanti sono stati i punti affrontati. A Palazzo Madama, il presidente del Consiglio ha ribadito che l’unica chance per i negoziati passa dal sostegno a Kiev: «L’unica possibilità a oggi per un tavolo di negoziazione è che ci sia equilibrio fra le forze in campo nel conflitto. Questo passa per il sostegno all’Ucraina. Se non avessimo sostenuto l’Ucraina, come diceva qualcuno, perché era troppo debole, non avremmo avuto una pace ma un’invasione. Difendo il diritto di una nazione sovrana a difendere la sua sovranità». Proseguono i lavori sulla manovra, intanto. Come riferito prima, i tempi sono strettissimi e manca sempre meno alla dead-line, fissata per l’ultimo dell’anno. Nelle ultime ore s’è svolta una riunione tra i partiti che compongono la maggioranza per stabilire i tempi dei prossimi passaggi, a partire dalla scremature degli emendamenti segnalati dalle forze che sostengono il governo per concentrare l’esame su quelli super-segnalati, compresi tra i 60 e 100. Hanno preso parte all’incontro i capigruppo della coalizione di governo, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e quello dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che prima, alle 15, è stato impegnato in Aula per il Question time.