Il testo passerà all’esame dell’Aula tra una decina di giorni

Ancora una decina di giorni e poi la manovra passerà all’esame dell’Aula della Camera, che non avrà molto tempo per dare il via libera: il testo deve raggiungere il Senato a stretto giro. La legge di bilancio deve essere approvata entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio. I ripetuti inviti del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che a causa di un’influenza ha saltato il vertice Eu Med-9 di Alicante – al suo posto, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani – a «fare presto» non sono un capriccio. A Palazzo Montecitorio sono stati presentati – la dead-line era fissata alle 16:30 di mercoledì – complessivamente 3.104 emendamenti, perlopiù dalle formazioni che compongono l’opposizione (2.324). Alle Camere, il testo potrebbe subire qualche piccola modifica, ma nessun stravolgimento. Su questo punto il premier è stato molto chiaro, pur aprendo il confronto con tutte le forze politiche: l’incontro nei giorni scorsi con il leader di Azione, Carlo Calenda, mirava proprio a quello. «Abbiamo incontrato la Meloni, abbiamo riconosciuto che ci sono distanze siderali su gran parte della manovra», ha detto oggi Calenda, in conferenza stampa. «I nostri tecnici hanno incontrato nei giorni successivi i loro tecnici, non sappiamo più nulla di quello che vogliono fare», ha aggiunto.