di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale

Il sindacalismo nazionale c’è, è una parte importante del patrimonio intellettuale italiano, è un’idea viva e chiara nella quale si riconoscono milioni di lavoratori, pensionati e cittadini. Noi dell’Ugl cerchiamo di portarne avanti con impegno valori, istanze e proposte adeguate ai nostri giorni, innanzitutto nei luoghi di lavoro, nel confronto con le aziende, nelle richieste alle Istituzioni e al governo, ma anche proponendo una specifica visione della società e del mondo del lavoro attraverso iniziative culturali. In questo modo, con il lavoro di esperti ed intellettuali dalle sensibilità simili alle nostre, possiamo prima di tutto arricchire e migliorare le nostre capacità di riflessione e di conseguenza fare proposte concrete più consapevoli, mirate e quindi efficaci. Non solo: riteniamo di offrire, così, un contributo importante al dibattito culturale nazionale. Dando risalto a voci meno ascoltate dal mainstream, ma non per questo “minori”. Anzi, fondamentali per rivitalizzare una narrazione generale fin troppo appiattita su un’unica visione dominante, a scapito non solo della pluralità, ma, senza un contraddittorio adeguatamente rappresentato, anche della qualità del discorso pubblico su temi sociali, economici e politici. Anche in questo ci impegniamo per fare la differenza, per riequilibrare una situazione che va sanata, quella relativa ad un’autoreferenzialità del mondo culturale, capace troppo spesso di valorizzare le sole proposte di sinistra e sottovalutare, invece, lavori anche importanti, ma provenienti da autori considerati “eretici” perché di visione conservatrice. Un atteggiamento nocivo per tutti, sinistra compresa. Oltre alle molte analisi su società, economia e mondo del lavoro pubblicate regolarmente dalle nostre Edizioni Sindacali, abbiamo, in quest’ottica, organizzato nella sede confederale, in prossimità delle festività natalizie, una serie di presentazioni di interessanti volumi, che spaziano su vari argomenti, anche non di stretta pertinenza sindacale, ma accomunati dall’essere, come noi, “altro” rispetto alla consueta offerta, in questo caso letteraria. “La settimana dell’Aperilibro”, questo il nome dell’iniziativa. Una serie di cinque incontri, uno al giorno, che si svolgeranno dal 12 al 16 dicembre, per altrettanti libri ed autori, da seguire dal vivo o sui nostri social. Inizieremo “giocando in casa” con il saggio “150 anni di sindacalismo italiano all’avanguardia in Occidente” di Nazzareno Mollicone. Poi sarà la volta della presentazione del volume “Ugo Spirito. L’avvenire della globalizzazione. Scritti giornalistici (1969-1979)” di Danilo Breschi. Terzo incontro con Giuseppe Del Ninno, che presenterà il suo “Giornale di un viaggiatore ordinario”. Successivamente il libro “Mediterraneomar. Il continente liquido” di Giuseppe Messina e, infine, “La Storia è… domani. Corsi e ricorsi di pensiero sindacale”, dell’autrice Ada Fichera. Perché la cultura, a destra, esiste eccome. Basta solo farla conoscere.