Oggi dalle 16 in campo Spagna-Marocco e alle 20 Portogallo-Svizzera

Il 22 dicembre. Questa è la data segnata in rosso nel calendario di tutti i club Serie A. Giorno in cui le società dovranno versare complessivamente nelle casse dello Stato circa 480 milioni di euro di tasse. La Lega di Serie A ha chiesto di poter versare la quota rateizzata senza interessi e sanzioni, ma il governo ha già bocciato l’idea sottolineando che lo sport non può rappresentare un’eccezione. La strada che sembra delinearsi sembrerebbe quella del 3% di multa per far sì che i club possano accedere al meccanismo delle rate in 5 anni. Secondo alcune indiscrezioni, a novembre il governo aveva dato disponibilità a inserire la rateizzazione nel Dl Aiuti, a patto che le società di calcio si impegnassero a creare un mercato a saldo zero: ovvero lo Stato non fa pagare le tasse, ma i club non possono spendere quei soldi che dovrebbero essere dello Stato per acquistare giocatori. Norma poi che è stata cambiata con governo e Figc che hanno trovato un accordo che intende allungare da 3 a 5 anni i contratti sui diritti televisivi, con una stretta sulla pirateria tv e l’abolizione del divieto di sponsorizzazione per le società di scommesse. Insomma, la situazione non sembra delle migliori per le casse dei club italiani. Intanto sul fronte Juventus emergono nuovi particolari sull’inchiesta Prisma: infatti in un incontro tra dirigenti e il presidente Andrea Agnelli, il numero uno bianconero avrebbe parlato a quest’ultimi della situazione con parole che hanno suscitato più di qualche dubbio: «Siamo andati oltre le nostre possibilità per diventare i numeri uno».