«Ha preso risorse dalla previdenza e le ha messe sulla famiglia, sui figli». Letta: «Legge di bilancio iniqua»

Prudente ma «coraggiosissima». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, definisce la manovra, varata dal Consiglio dei ministri e approdata in questi giorni alla Camera – il Parlamento ha tempo sino al 31 dicembre per approvarla ed evitare l’esercizio provvisorio –, intervenendo nel corso dell’evento “MoltoEconomia, la recessione che verrà”, organizzato dal quotidiano Il Messaggero. Sulla manovra il governo ha adottato un «approccio di prudenza», che tiene conto tanto dell’emergenza energetica quanto l’alto debito pubblico italiano, ma al tempo stesso ha varato una «manovra coraggiosissima, che in passato nessuno ha fatto». Il ministro ha spiegato anche il perché, osservando che «ha preso risorse dalla previdenza e le ha messe sulla famiglia, sui figli, perché senza figli non ci sarà riforma delle pensioni che sia sostenibile». Il governo ha usato «quel minimo di scostamento» permesso dalle regole di bilancio «per destinare tutte le risorse a famiglie e imprese, e lo abbiamo fatto in modo più mirato rispetto a quello che ha fatto il Governo Draghi, cioè a favore delle famiglie più bisognose. Abbiamo fatto scelte coraggiose come togliere lo sconto su benzina e gasolio», ha concluso Giorgetti. «Una manovra senza visione, più che una legge di Bilancio per il 2023 è sostanzialmente un decreto aiuti quinquies», ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, confermando, al termine di «due giorni di incontri con le parti sociali», la manifestazione del 17 dicembre a Roma. La manovra non è l’unico dossier aperto. Il Consiglio dei ministri, inizialmente programmato per le 15 di oggi, è stato posticipato alle 19. Probabilmente per permettere al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di ricevere il presidente della Repubblica Islamica di Mauritania, Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani, a Palazzo Chigi. L’incontro è in programma per le 18:30. Diversi i punti previsti dall’ordine del giorno, a partire dagli aiuti alle aree di Ischia colpite dalla frana e il decreto legge per prolungare al 2023 il sostegno dell’Italia all’Ucraina, con la possibilità di inviare aiuti militari. Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, sarà discusso anche un intervento per salvaguardare la raffineria siciliana Isab-Lukoil di Priolo, considerata «produzione strategica per il Paese».