Non c’è intesa sul nome, scontro tra i partiti di opposizione: la riunione rinviata al 6 dicembre

Niente da fare: inizialmente in agenda per oggi, alle ore 14, la prima riunione del Copasir, il Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che controlla l’operato dei servizi, è stata rinviata alle 14 del 6 dicembre. L’appuntamento odierno era molto importante: il comitato, composto da cinque senatori e altrettanti deputati, avrebbe dovuto eleggere il presidente, che, da prassi, deve essere scelto tra i componenti che militano nelle forze di opposizione (vale lo stesso anche per la Commissione di vigilanza Rai, al centro di uno scontro che si sta consumando in parallelo, influenzando anche l’elezione del presidente del Copasir). Attualmente, però, non c’è ancora un nome sufficientemente condiviso – per essere eletti, è necessaria la maggioranza assoluta –, dai partiti presenti nel comitato. In pole position, ci sarebbe Lorenzo Guerini, senatore del Partito democratico, ex ministro della Difesa e che ha già ricoperto l’incarico di presidente del Copasir, tra il 2018 e il 2019. Il Pd avrebbe proposto anche un secondo nome, Enrico Borghi, provocando così una frattura interna al partito. Ad approfittarne è stato il presidente del M5s, Giuseppe Conte, che, dopo aver chiesto e ottenuto il rinvio della riunione odierna, vorrebbe Roberto Scarpinato, senatore pentastellato, alla presidenza. Conte sta puntando all’en plein, rivendicando la Commissione di vigilanza Rai, sulla quale però c’è anche il Terzo Polo, che, dopo essere stato estromesso dalle vicepresidenze di Camera e Senato (tre al M5s, una al Pd) chiede almeno la presidenza di una commissione, tra Copasir e Rai. Con le opposizioni che marciano in ordine sparso, sarà quindi fondamentale il voto della maggioranza sui nomi messi in campo dall’opposizione. Il partito della premier Giorgia Meloni, ha tre componenti: Giovanni Donzelli, Andrea Augello e Angelo Rossi. Per la Lega c’è Claudio Borghi, mentre Forza Italia ha indicato la capogruppo al Senato Licia Ronzulli. Per l’opposizione, ci sono due componenti a testa per Cinquestelle (Scarpinato e Pellegrini) e Pd (Borghi e Guerini). Per Azione-Italia viva c’è Ettore Rosato che è stato sottosegretario all’Interno. E vedi un po’ se alla fine dovesse spuntarla lui.