Contratti nascosti per 34 milioni, CR7 ne rivuole 19. Gravina: «Mantenere la calma»

Il terremoto in casa Juve rischia di essere più grande del previsto. Al momento a dare lo scossone sono state le dimissioni inaspettate di tutto il CdA, compreso Andrea Agnelli, ma nelle prossime ore potrebbero uscire nuovi problemi. Infatti l’inchiesta che riguarda la Juventus sul falso in bilancio, si ingrossa col passare dei giorni e ora sono spuntate nuove ombre su alcune operazioni della società bianconera finite nel mirino della procura di Torino. Le dimissioni in blocco sono arrivate con un bilancio non ancora approvato e un extra debito trovato di almeno 34 milioni di euro, su cui i pm si stanno concentrando. Come ad esempio i 7 milioni con l’Atalanta, che non sono mai stati messi in bilancio ma a conoscenza dell’ormai ex Ad Murizio Arrivabene e che dovrebbero scaturire dall’affare Romero-Demiral. Ma non è tutto. Sulla base della carta che doveva “rimanere segreta” firmata con Cristiano Ronaldo, l’attaccante portoghese dovrebbe riavere dalla Juventus 19 milioni di euro. Una cifra alta a cui nessuno è disposto a rinunciare, nemmeno CR7 che è pronto a battere cassa. Gli investigatori hanno scoperto anche altri accordi segreti, mai depositati in Lega, sulla cessione di calciatori con diritto di riacquisto. Insomma, alla Continassa si sta facendo i conti con i danni causati dal terremoto, danni che hanno rischiato di aggravare anche Allegri e Cherubini, che nelle scorse ore avrebbero presentato anche loro le dimissioni respinte però da Elkann. Anche la Figc si è espressa sull’accaduto, in particolare Gabriele Gravina, che ha provato a stemperare i toni che si stanno facendo sempre più accesi: «Evitiamo il linciaggio di piazza, rimaniamo calmi, perché temo che sia un problema che possa riguardare anche altri club». Gravina ha anche voluto dire la sua sugli attacchi da parte della Liga spagnola, che ha esultato per le dimissioni di Allegri: «Vediamo attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa sua, siamo in contatto con l’Uefa». Insomma, non resta che attendere il seguito.