FLAT TAX
I tempi ridotti non hanno permesso un intervento esteso sul versante del fisco. Se sul lavoro dipendente il governo si è concentrato sul cuneo fiscale e sui premi di produttività, per quanto riguarda il lavoro autonomo la flat tax si estende ai ricavi fino a 85mila euro lordi. Da qualche anno, l’aliquota sostitutiva del 15% uguale per tutti si applica ai ricavi da lavoro autonomo fino a 65mila euro. La platea dei beneficiari sale quindi a oltre 2,2 milioni di professionisti. L’ipotesti di introduzione di una flat tax sui redditi incrementali non sembra ancora tramontata del tutto, anche se, in questa prima fase, potrebbe riguardare soltanto il lavoro indipendente e non quello subordinato.

TREGUA E CONTANTI
Più che per altre parti della manovra finanziaria, per quanto attiene al rapporto fra contribuente ed amministrazione sarà necessario attendere che tutti i tasselli vadano al posto giusto. L’idea di fondo è quella di arrivare ad una tregua fiscale, venendo così incontro a coloro che non sono riusciti nei mesi scorsi a far fronte a tutte le scadenze fiscali. Dovrebbe essere previste delle soglie, sia monetarie che temporali, differenziate. Intanto, verrà introdotto un blocco all’automatismo che lega le multe del codice della strada all’inflazione, mentre dal 1° gennaio il tetto al contante salirà verosimilmente a 5mila euro, in linea con quella che è la media delle principali economie europee.