Iva ridotta sul gas metano. Lo sconto sui carburanti al distributore sarà rimodulato nel corso del prossimo anno

Larga parte della manovra finanziaria è focalizzata al contenimento degli effetti che gli aumenti dell’energia hanno su famiglie ed imprese. In pratica, parliamo di circa due terzi delle risorse disponibili. Gli strumenti messi in campo sono di diverso tipo, in linea con quanto già accaduto con gli ultimi decreti presi dal governo Draghi e con i primi dell’esecutivo Meloni. In primo luogo, sono azzerati gli oneri di sistema: si tratta di quattro miliardi di euro a trimestre che i consumatori si ritrovano in bolletta e che, per effetto della misura adottata, restano a carico dello Stato. Il bonus sociale elettricità si estende ai nuclei con Isee fino a 15mila euro, mentre sale il credito di imposta in favore delle imprese, ad iniziare da quelle energivore. Proroga anche per la possibilità di rateizzare i pagamenti. È destinato a scendere progressivamente lo sconto sui carburanti che passerà da 30,5 centesimi per litro a 18,3 centesimi. Ai prezzi correnti, la benzina avrebbe un prezzo compreso fra 1,8 e 1,9 euro per litro, mentre il gasolio viaggerebbe vicino alla soglia dei due euro al litro. Da confermare l’ipotesi di introduzione di un tetto nazionale ai costi dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: la soglia potrebbe essere quella di 180 euro, ma anche in questo caso è da confermare la tempistica dell’intervento. Certo, invece, il tetto all’Iva sul gas metano che rimane pure per i prossimi mesi al 5%. Più facile infine l’estrazione del gas, attraverso la riduzione della distanza da 12 a 9 miglia.