Pechino: «Raffreddare la situazione attraverso il dialogo»

Dopo l’ultimo attacco missilistico che ha colpito le infrastrutture in Ucraina, nella tarda mattinata di oggi è stato ripristinato oltre il 70% del fabbisogno energetico del paese. Gli attacchi massicci da parte delle forze russe, nelle ultime settimane, avevano provocato blackout e difficoltà diffuse in tutta l’Ucraina, compresa la capitale Kiev. Ma stando a quanto riferito dalle autorità responsabili per l’erogazione dell’energia, citate da Unian, «alle 11, i produttori di elettricità hanno fornito oltre il 70% del fabbisogno di consumo del paese. Innanzitutto, l’energia è stata fornita alle infrastrutture critiche in tutte le aree: caldaie, stazioni di distribuzione del gas, servizi idrici, impianti di trattamento, il trasporto pubblico elettrico opera in alcune regioni». Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato una delegazione di madri di soldati impegnati nell’operazione militare in Ucraina, secondo quanto riferito l’agenzia Ria Novosti. L’incontro non è stato casuale: domani in Russia si celebra la festa della mamma. «Per voi che avete i figli nella zona di combattimento la festa della mamma è associata con un sentimento di ansia e preoccupazione», ha osservato Putin. Prosegue, intanto, il tentativo di mediazione della Cina. La posizione di Pechino, la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning in riferimento alla carenza di forniture di elettricità e riscaldamento in Ucraina, «è sempre stata chiara: abbiamo sempre attribuito importanza alla situazione umanitaria». Dunque la Cina ritiene «che sia la massima priorità raffreddare la situazione il prima possibile attraverso il dialogo e la negoziazione, che è il modo fondamentale per risolvere il problema».