Da PE ok a prestito da 18 miliardi per Kiev

«Fermare l’elenco dei mesi di guerra e iniziare a contare gli anni di pace», è l’auspicio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Ma per arrivare a tanto – ha osservato lo stesso Zelensky nel suo discorso all’apertura della 20esima sessione autunnale dell’Osce – è opportuno utilizzare tutte le opportunità nazionali e internazionali per esercitare pressioni sulla Russia. Sul terreno, del resto, la guerra prosegue. Le autorità locali invitano i cittadini a prepararsi ad altri attacchi, nella capitale Kiev il 70% degli abitanti è ancora senza elettricità, si temono disastri nucleari. L’Ucraina «ha bisogno di più difese anti-aeree» per far fronte agli attacchi russi, ha detto l’alto rappresentante UE per gli Affari esteri, Josep Borrell, dopo un evento dell’Unione per il Mediterraneo a Barcellona. «I paesi europei faranno il possibile per aiutare Kiev», ha quindi aggiunto. Intanto il Parlamento europeo ha approvato il prestito (a lungo termine e a condizioni preferenziali, subordinato ad una serie di riforme) da 18 miliardi destinato a Kiev. «A velocità record il Parlamento europeo ha appena approvato 18 miliardi di euro affinché l’Ucraina sopravviva alla guerra e inizi la sua ricostruzione. A nove mesi dall’inizio della guerra indiscriminata del Cremlino, il nostro sostegno all’Ucraina non fa che aumentare», ha commentato su Twitter la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, dopo il voto in aula.