Ne sono stati commessi 303, rende noto l’Istat

«Nel 2021 gli omicidi risultano in lieve calo, ne sono stati commessi 303 (315 nel 2019, 286 nel 2020). In 184 casi le vittime sono uomini e in 119 sono donne». Lo rende noto l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, sottolineando che «è opportuno evidenziare che gli omicidi commessi in Italia, pur sempre esecrabili, sono poco frequenti, sia in confronto a situazioni socialmente ed economicamente comparabili, sia a maggior ragione rispetto ai valori medi mondiali». Nel 2021, si ferma il calo degli omicidi di donne mentre risultano «in lieve aumento quelli di uomini», che nel 2020, anno caratterizzato dalle misure restrittive introdotte per limitare la diffusione del Sars-CoV-2, erano stati 170. Il 19,1% delle vittime è straniero – nel 63,8% dei casi si tratta di uomini (anche tra gli italiani i maschi sono il 60% del totale) –, un dato «stabile nel tempo». Diminuiscono ancora gli omicidi riconducibili alla criminalità organizzata: nel 2021 ne sono stati registrati 23, pari al 7,6% del totale. Nel 2019 erano stati 29, 19 nel 2020. Una quota consistente (45,9%) delle vittime è stata uccisa nell’ambito di una relazione di coppia (o in famiglia): 139, 39 dei quali sono uomini e il resto donne. Pur sottolineando «che non è possibile stabilire un movente per tutti gli omicidi», l’Istat riferisce che “lite, futili, motivi, rancori personali» è il movente principale – lo è stato nel 45,9% dei casi –, a seguire “motivi passionali” (11,6%), “motivi economici”, inclusi gli omicidi a scopo di rapina (6,9% del totale) mentre il restante 24,1% è imputabile ad “altri motivi”.