Colpito anche il reparto maternità di un ospedale

Nuovi raid missilistici russi su tutta l’Ucraina. Gli attacchi hanno colpito diverse infrastrutture, ma anche obiettivi civili – il reparto maternità di un ospedale vicino Zaporizhzhia è stato centrato da un missile che ha ucciso un bambino –, in diverse zone del Paese, inclusa Kiev. Parte dei raid è stata condotta poco dopo la decisione del Parlamento europeo di riconoscere la Russia come uno Stato sponsor del terrorismo, con 494 voti a favore, 58 contrari e 44 astensioni (si sono astenuti dal voto gli europarlamentari del Movimento 5 stelle). «La Russia deve essere isolata a tutti i livelli e ritenuta responsabile per porre fine alla sua politica terroristica di lunga data in Ucraina e in tutto il mondo», ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando il voto del Parlamento europeo. «Propongo di riconoscere il Parlamento europeo come sponsor dell’idiozia», la replica russa affidata alla portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Scongiurato, almeno per il momento, un disastro nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhizhia, oggetto nei giorni scorsi di attacchi missilistici: «Malgrado la gravità dei bombardamenti, le strutture chiave sono rimaste intatte», ha riferito il team di esperti dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, inviata sul posto. Della centrale nucleare, che – ricordiamo – è la più grande d’Europa, hanno discusso anche Aleksej Likhacev il presidente di Rosatom, della società russa per energia nucleare, e il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, nel corso di un incontro a Istanbul, in Turchia.