Stoltenberg: «Impedire a Putin di vincere»

«In Ucraina, la Russia raggiungerà i suoi obiettivi». Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, senza specificare quali sono i target di Mosca, che, comunque, non punterebbe ad un «cambio di regime» e non starebbe considerando la possibilità di mobilitare ulteriori uomini, oltre ai 300 mila chiamati alle armi nei mesi scorsi. Sul campo, proseguono le ostilità: ieri la Russia ha bombardato pesantemente (colpita anche Kherson, liberata dagli ucraini una decina di giorni fa) l’Ucraina. «L’esercito russo ha bombardato la parte orientale del Paese per 400 volte», ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che intervenendo oggi all’assemblea della Nato, in corso a Madrid, in Spagna, ha chiesto «sistemi di difesa aerea e anti-missili» per evitare che «la Russia commetta nuovi atti terroristici». Hanno suscitato molta apprensione le bombe cadute nei pressi dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Stiamo parlando di metri, non di chilometri», ha denunciato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, che ha inviato oggi un team di esperti per valutare i danni dei bombardamenti. «Ci dobbiamo preparare ad una guerra di lungo corso», ha ammonito il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, intervenendo all’assemblea dell’Alleanza Atlantica. «Non possiamo permettere a Putin di vincere, bisogna continuare il sostegno a Kiev». L’ufficio del procuratore dell’Ucraina ha aggiornato il bilancio delle vittime tra i civili: dall’inizio dell’invasione, il 24 febbraio, ne sono stati uccisi 8.311.