Oggi alle 20:30 approda in Consiglio dei ministri, previste diverse misure, tra cui lo stop alla legge Fornero e l’avvio di quota 41

«Attenta a famiglie e imprese». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha descritto la manovra, la prima varata dal nuovo governo, al centro del Consiglio dei ministri – all’ordine del giorno anche dl Iva e accise carburanti, enti locali e misure urgenti per la regione Marche, colpita «da eccezionali eventi metereologici» –, convocato alle 20:30. Oltre 30 miliardi di euro sono i soldi stanziati per finanziare diverse misure, con il fondo più consistente destinato a mitigare l’impatto del caro energia sulle tasche degli italiani. I ridotti margini di spesa non consentono “spese folli”. Su alcuni punti, però, il governo ha intenzione di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale: «Siccome ogni promessa e debito, in manovra di bilancio ci sarà lo stop alla legge Fornero e l’avvio di quota 41. Così come ci sarà l’aumento del tetto della flat tax e la pace fiscale», ha anticipato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo nel fine settimana alla Fiera di Treviglio, in provincia di Bergamo. Quasi certo il taglio del cuneo fiscale fino 3 punti per i redditi più bassi. Sulla flat tax aumento della soglia fino a 85 mila euro per gli autonomi. «Si va nella giusta direzione», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando le misure previste nella manovra. Su un altro tavolo prosegue invece un altra “battaglia” del governo. Quella che punta ad attutire il peso dei flussi migratori dall’Africa sull’Italia, puntando ad una condivisione della questione a livello europeo. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, s’è detto soddisfatto per i contenuti del “Piano di azione per il Mediterraneo centrale” reso noto dalla Commissione europea in vista del Consiglio dei ministri dell’Interno in programma il 25 novembre». Secondo il titolare del Viminale, il testo «mette al centro della discussione alcune importanti questioni in tema di gestione dei flussi migratori e lo fa nella prospettiva già auspicata dal Governo italiano». «Sono convinto che si tratti di una valida traccia di lavoro comune», ha concluso il ministro. «Volevo ringraziare Piantedosi, dopo il sonno di Lamorgese…siamo al governo da meno di un mese però mi sembra che è cambiata la musica grazie all’impegno di tutti, da Meloni a Berlusconi a tutti i ministri», il commento di Salvini.