Uno dei consigli formulati è quello di fare degli esercizi di stretching durante l’orario di lavoro
Si può lavorare avendo dei disturbi muscoloscheletrici cronici? È questa la domanda a cui ha provato a rispondere il secondo tavolo parallelo nell’ambito del summit 2022 dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro. Molto nutrito il parterre con alcuni esperti (Anthony Wolf della Global Alliance; Sarah Copsey dell’Agenzia; Lars Andersen del National research center danese; Lydia Abasolo della Clinica San Carlos di Madrid) ed alcune brevi illustrazioni di casi, riferiti a diverse tipologie di disturbi muscoloscheletrici cronici. Soprattutto i casi illustrati hanno permesso di evidenziare gli accorgimenti possibili per ridurre l’impatto del rientro al lavoro delle persone che soffrono di disturbi muscoloscheletrici. Il messaggio che arriva è che è possibile tornare al lavoro, ma servono interventi sia sul versante dell’organizzazione del posto del lavoro sia con riferimento ad altri aspetti, tra i quali il principale è sicuramente quello connesso alla fisioterapia. È questo un elemento molto interessante. Il suggerimento è chiaramente di affidarsi ad un esperto, anche se si insiste in maniera decisiva pure su un altro aspetto di più immediata e facile realizzazione, vale a dire quello di fare degli esercizi per così dire ginnici direttamente sul posto di lavoro. In altri termini, la persona dovrebbe interrompere l’attività per fare dello stretching, un termine inglese noto a tutti coloro che frequentano una palestra che possiamo tradurre con allunghi degli arti.