Lo rende noto Legambiente, chiedendo al governo di approvare il Piano nazionale di adattamento al clima entro le fine dell’anno

Da gennaio a ottobre 2022, in Italia, sono stati registrati 254 fenomeni meteorologici estremi, in aumento rispetto all’intero 2021 (+27%). Lo rivela il rapporto, “Il clima è già cambiato”, dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol, e diffuso nel giorno finale della COP27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Sharm el-Sheik, in Egitto. Allargando l’orizzonte temporale agli ultimi 13 anni, i fenomeni meteorologici estremi nel nostro Paese sono stati 1.503, perlopiù allagamenti da piogge intense (529), che salgono a 768, se nel computo si includono gli effetti collaterali di altri eventi estremi, come grandinate ed esondazioni. Ben 780 i comuni colpiti, 279 le vittime. Sicilia (175 eventi), Lombardia (166), Lazio (136), Puglia (112), Emilia-Romagna (111), Toscana (107) e Veneto (101) sono invece le regioni dove sono stati registrati il maggior numero di eventi. Sono stati 531 i casi di stop alle infrastrutture, con 89 giorni di blocco di metropolitane e treni urbani, 387 gli eventi con danni causati da trombe d’aria. «Nella lotta alla crisi climatica da troppi anni l’Italia sta dimostrando di essere in ritardo» , ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, commentando il report. «Continua a rincorrere le emergenze senza una strategia chiara di prevenzione, che permetterebbe di risparmiare il 75% delle risorse economiche spese per i danni provocati da eventi estremi, alluvioni, piogge e frane, e non approva il Piano nazionale di adattamento al clima, dal 2018 fermo in un cassetto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica», ha concluso, invitando l’esecutivo ad approvare il piano entro la fine dell’anno, colmando un gap che divide il nostro Paese dalla maggior parte dei partner europei: in Europa, 24 Paesi hanno adottato un piano nazionale o settoriale di adattamento al clima. «Grande assente l’Italia che per altro in questi ultimi 9 anni ha speso 13,3 miliardi di euro in fondi assegnati per le emergenze meteoclimatiche», ha denunciato Legambiente, sottolineando come la media sia di «1,48 miliardi all’anno per la gestione delle emergenze, in un rapporto di quasi 1 a 4 tra spese per la prevenzione e quelle per riparare i danni».