Lo denuncia l’Unicef, a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Ogni anno, a livello globale, circa 46 mila adolescenti (oltre uno ogni 11 minuti) si tolgo la vita. Lo denuncia l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra il 20 novembre, dedicata alla salute mentale e psicosociale. I giovani tra i 15 e i 19 anni rappresentano una porzione consistente delle vittime delle 800 mila persone che ogni anno si suicidano. Nel mondo, 1 adolescente su 7 fra i 10 e i 19 anni soffre di problemi legati alla salute mentale e, secondo i dati raccolti nel corso di un sondaggio, realizzato dall’Unicef sulla piattaforma digitale indipendente U-Report e che ha coinvolto un campione di 194 adolescenti di età compresa tra i 10 e i 19 anni, il 28% si sente ottimista, il 12% triste, il 14% preoccupato, il 14% angosciato ed il 10% frustrato. Diverse sono le cause che provocano apprensione, incluse le difficoltà economiche personali o della famiglia (17%), il senso di isolamento (19%), la distanza dalla famiglia e dagli affetti (8%), i litigi e tensioni all’interno della famiglia (7%). Eppure, nonostante tutto, quattro adolescenti su dieci hanno ammesso di non aver chiesto aiuto. Quote minori lo hanno fatto, rivolgendosi a coetanei e amici (22%) e familiari (11%). Perché non hanno chiesto un aiuto? Il 22% non lo ha fatto perché non lo ha ritenuto necessario, il 10% non ha saputo a chi rivolgersi, una percentuale uguale perché ha avuto qualche timore e l’8% perché ha temuto il giudizio negativo degli altri.