Pnrr: Fitto convoca a Palazzo Chigi le parti sociali. «Abbiamo avviato una serie di incontri, ci confronteremo», ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr. Positivi i sindacati

Avviato oggi a Palazzo Chigi un ciclo di riunioni con le parti sociali sui temi legati al Pnrr, presiedute dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. I primi ad arrivare sono stati i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl. A seguire, alle 11, Fitto ha incontrato le altre sigle dei sindacati e alle 12 le 24 sigle delle associazioni delle imprese. Per la Cgil ha partecipato il segretario generale Maurizio Landini, per la Cisl e Uil i segretari confederali Ignazio Ganga e Tiziana Bocchi e per l’Ugl il segretario generale Paolo Capone. «Abbiamo avviato una serie di incontri, ci confronteremo» sul Pnrr, ha detto Fitto arrivando a Palazzo Chigi. Incontro valutato positivamente dai sindacati, a cominciare dalla Cgil. Maurizio Landini ha evidenziato: «Si è trattato di un incontro importante, in cui il Governo ha confermato che sta facendo un monitoraggio che dovrebbe concludersi entro il 21 novembre sia sul PNRR sia sui fondi di coesione; è stato ricordato come sui fondi europei di coesione ci sia un ritardo evidente su quello che avremmo dovuto spendere e non abbiamo speso». Aggiungendo poi come «va dato atto» al Governo «di aver risposto velocemente alla nostra richiesta» di confronto «e di aver messo sul tavolo una disponibilità a entrare nel merito dei singoli temi anche con incontri settoriali dopo aver avuto il quadro della situazione». Per la Uil «è stato un incontro importante per iniziare un dialogo su Pnrr e fondi europei. È un’opportunità per il nostro Paese, ma ora bisogna passare dalle parole ai fatti, cercando di superare l’atavico problema dell’impiego delle risorse europee». La Cisl ha espresso «apprezzamento per il confronto», ha detto Ignazio Ganga, dichiarandosi «favorevole ad un modello di governance partecipata del Pnrr che preveda il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali», sollecitando quindi «l’impegno del ministro per un confronto sistematico e strutturato con le parti sociali». Per l’UGL con il Segretario generale Paolo Capone è importante «la questione di metodo che è quella del confronto continuo su tutti i temi che riguardano i 6 obiettivi del Pnrr», positivo anche che il governo si sia «impegnato a valutare gli strumenti da mettere in campo per aggiustare il tiro». Anche perché al di là del non secondario problema dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione, arrivata a ottobre per l’Istat all’11,4% cioè ai massimi dal 1984, ci sono nodi specifici da verificare: la complessità della gestione del Pnrr da parte degli Enti locali che devono mettere a terra la maggior parte dei progetti, ma non hanno le competenze all’interno; i tempi molto stringenti, inoltre, producono effetti sulla quantità di lavoro che viene svolta ma non sulla qualità.