Stoltenberg: «Dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose»

«Non risultano indicazioni che si sia trattato di un attacco deliberato in Polonia. E non ci risulta che la Russia stia pianificando attacchi contro la Nato. Si è trattato di un incidente della difesa ucraina, ma non è responsabilità degli ucraini». Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa. E alla fine anche la presidenza polacca, su Twitter, ha confermato che non c’è «nessuna indicazione» riguardo la possibilità che l’esplosione avvenuta a Przewodow sia stata causata da «un attacco intenzionale alla Polonia». Dunque il missile, con ogni probabilità un S-300 di fabbricazione russa, è partito dall’Ucraina per colpire un ordigno nemico e non è stato lanciato dalla Russia, così come anche il presidente Usa, Joe Biden, aveva già osservato. Quando ieri sera si è avuta notizia dell’accaduto, subito il premier polacco, Mateusz Morawiecki, ha convocato il Comitato del Consiglio dei ministri per la sicurezza e la difesa nazionale, mentre a Bali – dove era in corso il G20 – si è tenuta d’urgenza una riunione del G7 con gli alleati Nato, temendo per un’ulteriore escalation che includesse la richiesta di attivazione della Polonia dell’articolo 4 del Trattato Nord Atlantico, secondo cui «le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate». Nella giornata di ieri l’intero territorio ucraino è stato bersaglio di missili, forse una ritorsione militare in risposta alle richieste del presidente ucraino Zelensky a Bali, ritenute «irrealistiche» dalla Russia. «Questa è la dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose. Putin deve fermare questa guerra», il commento al riguardo di Stoltenberg. Secondo il vicerappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmtry Polyansky, quella delle scorse ore è stata invece «una classica provocazione del regime di Kiev che sogna di provocare uno scontro militare diretto tra la Nato e la Russia per salvare l’Ucraina dall’inevitabile sconfitta».