Un gruppo criminale composto da albanesi e marocchini

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, di cui 15 in carcere e due di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa nei confronti di altrettanti soggetti – di origine albanese e marocchina – accusati di detenzione e traffico di sostanza stupefacente. L’indagine, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile, è iniziata nel febbraio dello scorso anno e ha interessato il fenomeno dello spaccio di droga destinato ai consumatori delle varie zone boschive cittadine e dell’hinterland milanese. In particolare le investigazioni hanno permesso di accertare l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere con struttura verticistica, dedita al traffico di ingenti quantitativi di eroina, ma anche cocaina e hashish, proveniente dall’estero. Secondo quanto scoperto il gruppo criminale aveva come obiettivo il traffico all’ingrosso di stupefacenti da rivendere al dettaglio nelle varie piazze di spaccio milanesi. Oltre ciò, le indagini della Polizia hanno anche permesso di accertare a carico di due degli indagati albanesi condotte illecite di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione; i due, infatti, sono risultati gestori di fatto di diverse postazioni sparpagliate in più zone della città, che affittavano a prostitute, facendosi pagare, per la sola occupazione, un “canone” mensile che oscillava da 500 a mille euro.