Annuncio del premier Meloni; Durigon conferma l’impegno in prospettiva su Quota 41

Molto probabilmente, il primo tavolo tecnico e politico che partirà sarà quello sulle pensioni. Attenzione, però, come ha confermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Francesco Paolo Capone, l’obiettivo è doppio. In primo luogo, l’idea è infatti quella di mettere in campo alcune misure immediate per ridurre il contraccolpo derivante dalla fine della sperimentazione di Ape sociale, Opzione donna e Quota 102. Ciò dovrebbe tradursi, il condizionale è d’obbligo almeno fino a quando non arriverà la legge di bilancio, in una proroga degli strumenti ora a disposizione per il prossimo anno, così da avere più tempo a disposizione per arrivare a quella che si potrebbe definire la fase due. Il secondo passaggio dovrebbe portare ad una riforma più complessiva con dentro anche Quota 41, ma non solo. La preoccupazione che il premier ha espresso è quella di trovarsi presto davanti a degli assegni pensionistici insufficienti a garantire il minimo vitale. Torna quindi la grande questione delle carriere discontinue che riguarda soprattutto i giovani e le donne. Del resto, i sindacati confederali chiedono da tempo il riconoscimento di quella che viene definita la pensione di garanzia. Una partita non semplice, in quanto si tratta anche di far crescere contemporaneamente gli stipendi.