Ieri l’annuncio del ritiro delle forze russe dalla città

L’Ucraina afferma di aver riconquistato da ieri 12 villaggi a Kherson. Un annuncio che arriva dopo che ieri il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha annunciato il ritiro delle truppe di Mosca dalla città occupata di Kherson, nella parte meridionale dell’Ucraina, abbandonando la riva occidentale del fiume Dnipro. In teoria si tratterebbe del successo più grande raggiunto dalla controffensiva di Kiev. In teoria perché intanto lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine non ha confermato, né smentito, il ritiro delle truppe di occupazione russe da Kherson, pur ritenendo il risultato il «frutto della nostra offensiva». Eppure gli ucraini restano attenti e attendono ulteriori sviluppi, temendo una trappola da parte dei russi. «Se i russi abbandoneranno Kherson sarà un’altra vittoria per l’Ucraina», ha dichiarato oggi il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Durante il vertice a Roma, Stoltenberg ha riferito, rivolgendosi a Meloni, che non vede l’ora «di lavorare a stretto contatto» e di accogliere «con entusiasmo il tuo forte impegno personale con la Nato. È importante lavorare insieme in questo momento critico per la nostra sicurezza». Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riporta il Kyiv Independent, ha messo in guardia che qualsiasi tentativo delle forze russe di far saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, inondando il territorio e prosciugando la centrale nucleare di Zaporizhzhia, significherà allora che Mosca avrà dichiarato «guerra al mondo intero».