«Finita la repubblica delle banane, le regole vanno rispettate», ha ribadito. Sui flussi migratori: «Rispettate tutte le convenzioni internazionali»

«Il tema della legalità che consideriamo un tratto distintivo di questo governo: bisogna tornare a rispettare le regole e questo vale per ogni ambito». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende da agenzie di stampa, intervenendo nel corso dell’assemblea dei gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia. Non è infatti un caso che uno dei primi provvedimenti varati dall’esecutivo mira a contrastare il fenomeno dei rave party, che ha suscitato qualche polemica nello schieramento di centrosinistra. Che in Parlamento potrà comunque suggerire modifiche al testo: Meloni ha ribadito oggi la disponibilità della maggioranza al confronto («Siamo pronti ad ascoltare chiunque», ha detto). «È finita la repubblica delle banane in cui si vessano i cittadini e che piace tanto alla sinistra: si può fare tutto, nel rispetto delle leggi e nel rispetto degli italiani che le leggi le rispettano», ha assicurato infine Meloni, che ha difeso anche la linea politica del governo sui flussi migratori, che ha causato qualche malumore a Bruxelles e a Parigi, osservando che a bordo delle nave delle ong «non ci sono naufraghi ma migranti» e assicurando che «il governo italiano sta rispettando tutte le convenzioni internazionali e il divieto imposto a queste navi ong di sostare in acque italiane, oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza dei soggetti fragili, è giustificato e legittimo». Legalità, sicurezza, ma anche questioni internazionali – a proposito: in programma domani il faccia-a-faccia tra Meloni e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a palazzo Chigi, alle ore 12 (si tratta del primo incontro tra i due, dall’insediamento del nuovo governo) –, crisi energetica, manovra e Pnrr figurano tra le priorità dell’agenda governativa. La manovra sarà «pronta nell’arco massimo di tre settimane», ha assicurato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione sulla Nadef, che a stretto giro approderà alla Camera dei deputati, davanti le commissioni Bilancio congiunte di palazzo Montecitorio e palazzo Madama. Domani invece il Consiglio dei ministri varerà il «nuovo decreto contro il caro energia».