Vertice a palazzo Chigi fra governo e i sindacati: parte il cantiere delle riforme

Il primo vertice ufficiale fra il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e i leader sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Francesco Paolo Capone, è stato preceduto dall’intervento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, presso le commissioni speciali di Camera e Senato sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. L’esponente leghista, in particolare, ha concentrato le attenzioni su alcuni aspetti che maggiormente interessano il mondo del lavoro. In primo luogo, la riforma delle pensioni. L’introduzione di Quota 41 è possibile, ma servono delle compensazioni finanziarie che potrebbero arrivare dalla manutenzione del reddito di cittadinanza o da altre voci relative alla spesa pubblica. Stesso ragionamento anche sul versante del taglio del cuneo fiscale; anche in questo caso, servono delle compensazioni per replicare la riduzione prevista al momento per il solo 2022. Sul versante del pubblico impiego, invece, l’auspicio del ministro è che si chiudano presto le partite dei rinnovi contrattuali. Solo accenni, quindi, in attesa del confronto vero e proprio fra il governo e i sindacati che, verosimilmente, anticipa di qualche giorno l’analogo confronto che l’esecutivo vorrà fare con le associazioni datoriali nell’ottica di arrivare alla massima convergenza possibile sulle misure da adottare.