La FED e la BoE alzano i tassi d’interesse

«Il nostro lavoro è mantenere la stabilità dei prezzi. Il nostro dovere è tenere sotto controllo l’inflazione per farla tornare al target ed è quello che siamo determinati a fare». È quanto ricordato dalla presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, nel corso del suo intervento al convegno “Sustainability and Money: Shaping the Economy of the Future”, evidenziando che le decisioni dell’Eurotower «non ridurranno domani il prezzo della benzina e non elimineranno gli ostacoli nelle catene di fornitura, ma il nostro dovere è di rimuovere ogni politica accomodante che stimoli la domanda quando c’è inelasticità dell’offerta». «Dobbiamo ritirare quanto introdotto giustamente in passato per stimolare la domanda – ha aggiunto – e dobbiamo mantenere ancorate le aspettative di inflazione». Commentando poi il nuovo rialzo dei tassi della FED – il quarto di fila da 75 punti base, al 3,75-4%, mentre per dicembre è previsto un innalzamento di 50 punti – Lagarde ha spiegato che «ogni banca centrale ha il suo mandato e deve perseguirlo. Dobbiamo valutare le decisioni di politica monetaria della Fed e il loro impatto sul contesto globale, ma non siamo uguali e non possiamo procedere allo stesso ritmo e in base alle stesse diagnosi sulle nostre economie». Questa mattina anche la Bank of England ha deciso di alzare i tassi di 75 punti base, portandoli dal 2,25% al 3%, spiegando di essere «pronta a rispondere con forza se l’inflazione dovesse apparire persistente».