Oggi cerimonia di giuramento dei sottosegretari a Palazzo Chigi

«Da questo momento inizia un’avventura lunga, speriamo, difficile e entusiasmante». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della cerimonia di giuramento dei sottosegretari a Palazzo Chigi e alla vigilia (si veda il Primo Piano) della trasferta europea, a Bruxelles, dove incontrerà la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, quella del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. «Ci sono decine di milioni di persone la cui serenità, le cui vite dipendono da quel che riusciremo a fare noi», ha ricordato ai sottosegretari, con il giuramento dei quali si conclude un percorso iniziato con le consultazioni al Quirinale. Adesso la squadra è al completo e pronta a farsi carico dei dossier ereditati dal precedente governo, a partire dal caro energia. «I pochi» soldi «che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà», ha assicurato Meloni in occasione di un colloquio con Bruno Vespa per il suo ultimo libro. Emergenza energetica che nelle ultime ore è stata relegata ai margini della cronaca politica, per fare posto alle polemiche sul decreto anti-rave approvato lunedì dal Consiglio dei ministri. Duri i commenti da parte dell’opposizione – dal leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte che, parlando al Corriere della Sera, ha accusato il «governo» di essere «forte con i deboli e debole con i forti», ad Andrea Orlando del Pd: «Usano il bazooka contro le formiche», ha detto a La Stampa – su una norma che sarà applicata esclusivamente su chi organizza i rave: «Credo sia interesse di tutti contrastare i rave illegali. Trovo invece offensivo attribuirci la volontà di intervenire in altri contesti, in cui si esercitano diritti costituzionalmente garantiti a cui la norma chiaramente non fa alcun riferimento», ha assicurato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista al Corriere della Sera. Obiettivo della misura evitare eventi «che mettono in pericolo soprattutto gli stessi partecipanti» e «finiscono per tenere in scacco intere zone», ha concluso il titolare del Viminale.