Lieve miglioramento solo per la fiducia delle imprese di servizi

A ottobre l’Istat ha registrato una nuova flessione degli indici che misurano sia la fiducia dei consumatori sia la fiducia delle imprese. Nel primo caso si parla del secondo calo consecutivo, che riporta l’indicatore sui livelli più bassi dal maggio del 2013 e che è legato al peggioramento che ha interessato tutte le variabili, tranne quella delle attese sulla situazione economica del Paese. Per quanto riguarda le componenti del clima di fiducia dei consumatori, il clima corrente e quello personale hanno riportato le diminuzioni più marcate, scendo rispettivamente a 91 punti dai 96,9del mese precedente e a 94,3 punti da 99,3. Più contenute le flessioni che hanno interessato il clima economico e quello futuro, rispettivamente da 81,3 a 77,6 punti e da 91,8 a 88,8 punti. Come anticipato, anche la fiducia delle imprese risulta in peggioramento, riportando la quarta flessione mensile consecutiva. «L’indice – spiega l’Istituto nazionale di statistica -, dopo la marcata crescita registrata nel corso del 2021, subisce un ridimensionamento a gennaio 2022 entrando in un periodo di stasi fino a giugno. Da luglio 2022 è iniziata una nuova fase di calo». A peggiorare la fiducia di quasi tutti i comparti: nel settore manifatturiero l’indice passa infatti da 101,2 a 100,4 punti, nelle costruzioni da 159,5 a 157,5 punti e nel commercio al dettaglio da 110,5 a 108,7 punti. Solo nei servizi di mercato si rileva un miglioramento, seppure lieve, con l’indice che passa dai 95,8 punti di settembre a 95,9.