Ieri colloqui Kuleba-Blinken su «ricatto nucleare della Russia»

«L’Ucraina ha bisogno di una somma compresa tra i tre e i cinque miliardi di euro al mese solo per le spese correnti. Io lavoro affinché l’UE assuma una partecipazione equa in questo sforzo, garantendo 1,5 miliardi al mese, fino a quando sarà necessario» ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo a Berlino alla Conferenza di ricostruzione. Sul versante ucraino sono giornate fitte di contatti, come quello che ieri il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha avuto telefonicamente con il Segretario di Stato americano, Antony Blinken. Si è trattata, ha poi riferito lo stesso Kuleba, di «una discussione dettagliata e schietta sui modi per porre fine al ricatto nucleare della Russia». Blinken ha ribadito il «sostegno duraturo degli Stati Uniti all’Ucraina di fronte alle continue aggressioni russe, alle atrocità e alla retorica sulle cosiddette “bombe sporche”», ha in seguito riferito anche il dipartimento di Stato americano. Quanto alle bombe sporche paventate da Mosca, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica lavora per l’invio di ispettori nei prossimi giorni in due siti in Ucraina su richiesta di Kiev. «Apprezzo la tempestiva risposta di Rafael Mariano Grossi al nostro invito. Esperti dell’Aiea dovrebbero arrivare a breve e dimostrare che l’Ucraina non ha né “bombe sporche”, né piani per svilupparle», ha scritto su Twitter Kuleba. La Russia, intanto, ha oggi accolto positivamente, tramite il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, la proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, di includere Papa Francesco e le autorità statunitensi nei colloqui per la soluzione della situazione in Ucraina.