Possibile recuperare la mancata erogazione di luglio, in attesa di novembre

In un momento di grave crisi finanziaria, con tante famiglie che faticano a far quadrare i conti soprattutto sul versante bollette, l’Inps ritorna sulla questione del doppio bonus, da 200 e da 150 euro, introdotto in due riprese dal governo uscente di Mario Draghi. L’Istituto previdenziale, in particolare, ammette la possibilità che il primo bonus, quello da 200 euro, possa anche essere pagato in ritardo, rispetto alla normale scadenza che era stata fissata a luglio scorso. È però necessario che il datore di lavoro, o chi per lui, ne dia riscontro nel flusso Uniemens in uscita al 30 dicembre prossimo. Ulteriori informazioni si trovano nel messaggio Inps 3805/2022. Il secondo bonus, quello da 150 euro, è invece nuovo, essendo stato introdotto con il decreto Aiuti ter. Il contributo dovrebbe andare in pagamento a novembre. Il dipendente, però, deve compilare una autodichiarazione con la quale assicura che non percepisce lo stesso bonus in altre forme. Per tale motivo, nel messaggio 3806/2022, l’Inps ha messo a disposizione dei datori di lavoro e dei lavoratori un modello personalizzabile per rispondere a questo obbligo di legge. Il bonus non spetta a tutti i lavoratori dipendenti, essendo riservato soltanto a coloro il cui imponibile previdenziale non supera i 1.538 euro mensili, vale a dire circa 20mila euro annui. Modalità diverse, sono invece previste per i non lavoratori dipendenti.