Oggi il vertice UE. Prezzo del gas in risalita oltre i 120 euro

A poche ore dall’inizio del Consiglio europeo sul price cap – in scena oggi e domani a Bruxelles -, il ministro tedesco dell’Economia, Olaf Scholz, ha ribadito il pensiero della Germania sulla questione: parlando al Bundestag, il titolare del dicastero economico, ha spiegato che un tetto al prezzo del gas porterebbe con se il rischio che i produttori decidano di vendere altrove la materia prima, lasciando a secco l’Europa. Per questo, secondo Scholz, è importante che il Vecchio Continenti si accordi «in stretto contatto con altri partner come Corea e Giappone, in modo da non farci reciproca concorrenza». Al vertice Ue di oggi prenderà parte anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, che mercoledì ha inviato una lettera al Parlamento in cui, oltre a condannare nuovamente l’invasione russa in Ucraina, ha ricordato come 15 Stati dell’Unione europea siano favorevoli alla proposta italiana di istituire un tetto “dinamico”, ovvero adattabile ai livelli di domanda-offerta di gas. Misura alla quale, ricorda Draghi, «si oppone una minoranza di Paesi membri, come Germania e Paesi Bassi, perché teme possa limitare i flussi di gas verso l’Unione Europea». Nel frattempo, mentre il prezzi del gas è tornato a salire, superando ad Amsterdam i 120 euro per Megawattora, Confindustria e Medef (l’omologa francese), hanno inviato un appello congiunto al Consiglio europeo, in cui si legge che «ritengono urgente un rapido e deciso intervento europeo attraverso misure di carattere temporaneo che stabiliscano un tetto al prezzo del gas». «Non c’è tempo da perdere – avvertono -, in gioco c’è la sopravvivenza dell’industria europea».