di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL

Con l’avvio delle consultazioni al Quirinale la strada per dare all’Italia un Governo arriva nei pressi del traguardo, ci siamo quasi. Secondo molti osservatori, entro il prossimo sabato già il Presidente Mattarella dovrebbe conferire l’incarico alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che, nonostante le recenti asperità nei rapporti con gli alleati di maggioranza, ed in particolare con la formazione di Silvio Berlusconi, dovrebbe presumibilmente diventare la nuova premier italiana. Oltre che un pronostico, questo è anche un auspicio: il Paese, in un frangente difficile come quello attuale, ha, infatti, estremo bisogno di un governo nel pieno delle proprie funzioni, che sia in grado di dare risposte concrete ai gravi problemi economici e sociali che affliggono gli italiani, sperando che le azioni che verranno impostate saranno adeguate ed efficaci ai fini del contrasto alle gravi emergenze in atto. È anche l’augurio che finalmente i cittadini possano avere, dopo più di un decennio, un governo sorretto dal voto popolare. Una differenza non da poco rispetto alle esperienze precedenti, perché ora le politiche impostate dall’Esecutivo che si appresta a guidare il Paese non sembreranno “calate dall’alto”, come è accaduto negli anni passati, ma, che le si condividano o meno, appariranno come l’espressione della volontà e della sovranità popolare. Un elemento di fondamentale importanza per rinsaldare il rapporto fra cittadini e Istituzioni, che potrebbe avere ripercussioni positive anche sulla futura percentuale di astenuti alle elezioni, ridando fiducia agli elettori, comunque la pensino, in merito all’utilità ed efficacia del voto, cosa che era andata scemando dopo il susseguirsi di governi tecnici o frutto di accordi “di palazzo”. Dal nostro punto di vista un auspicio, poi, non solo “di metodo” ma anche “di merito”, perché, al netto delle contrapposizioni sorte negli ultimi giorni all’interno della maggioranza nell’ambito delle trattative per la formazione dell’Esecutivo, abbiamo giudicato le proposte contenute nel programma della coalizione di centrodestra più centrate rispetto ai bisogni reali del Paese rispetto a quelle degli avversari. Ora, per tutte queste ragioni, speriamo che il progetto possa andare in porto. Staremo a vedere cosa accadrà: di recente, infatti, non sono mancati i colpi di scena. Già significativo, comunque, osservare l’avvio del rito delle consultazioni con l’arrivo al Quirinale dei nuovi Presidenti dei due rami del Parlamento, un cambiamento importante nel segno del pieno inserimento, all’interno delle Istituzioni repubblicane, di esponenti di culture politiche che, al netto delle ostilità da parte dei soliti detrattori, hanno piena legittimità democratica e grande seguito fra i cittadini e meritano, quindi, di essere adeguatamente ascoltate e rappresentate.