Nessuna deroga sul rispetto dei vincoli occupazionali per le donne e i giovani

L’Autorità nazionale anticorruzione, l’Anac, torna su un argomento che, a suo tempo, era già stato fonte di polemiche non tanto per le finalità, quanto, piuttosto, per le difficoltà che si potrebbero incontrare in certi settori. Secondo l’Anac, l’indicazione che accompagna il Piano nazionale di ripresa e resilienza rispetto all’obbligo di assumere quota parte di giovani e di donne deve essere interpretata in maniera stringente; in altri termini, si tratta di un obbligo in capo alle imprese che partecipano ai bandi che non può essere assolutamente evaso. L’indicazione dell’Anac è arrivata in seguito all’esclusione di una ditta da dei lavori in una scuola, esclusione motivata appunto dal mancato rispetto dell’obbligo di assunzione di una quota di giovani e di donne. L’esclusione di questa ditta era avvenuta già in sede di aggiudicazione dell’appalto da circa 234mila euro, in quanto non era stata presentata la dichiarazione di impegno in proposito. L’Anac ribadisce quindi quello che il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, aveva indicato essere uno degli obiettivi trasversali alle sei Missioni del Pnrr, la riduzione del gap occupazionale delle donne e dei giovani. È evidente che, soprattutto sul versante dell’occupazione femminile, in alcuni bandi, ad esempio, quelli del sociale, è più facile raggiungere l’obiettivo indicato, mentre in altri è oggettivamente più complesso.