Lo sostiene uno studio della Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa

I cambiamenti climatici in atto incideranno anche sugli equilibri sociali, aumentando la povertà in molti Paesi. Lo sostiene un’analisi dell’Istituto di Economia e il Dipartimento di Eccellenze EmbeDS – Economics and Management in the era of Data Science – della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, pubblicata sulla Pnas, la rivista dell’Accademia nazionale delle Scienze degli Stati Uniti. Secondo lo studio, che ha analizzato i dati sulle variabili climatiche e sulle disuguaglianze di reddito degli ultimi 40 anni e relativi a 101 Paesi, i cambiamenti climatici – siccità, precipitazioni sempre più intense, temperature elevate rispetto la media – renderanno più poveri l’86% dei Paesi del pianeta, amplificando ulteriormente le disuguaglianze di reddito. I poveri saranno sempre più poveri. Dall’analisi emerge che le conseguenze saranno più dannose nei confronti dei Paesi con un’economia largamente dipendente dal comparto agricolo: fino a 35 volte superiori, se confrontati con un Paese sviluppato. Nel peggiore degli scenari, i Paesi che dipendono fortemente dall’agricoltura vedranno un aumento del 45% della disuguaglianza di reddito, esclusivamente come conseguenza di anomalie di precipitazione. Se consideriamo anche le anomalie di temperatura, l’aumento atteso arriva al 78%.