Oggi ad Astana l’incontro tra i due leader. Iniziativa Nato e Finlandia per la creazione di un sistema europeo di difesa aerea e missilistica

Un incontro durato un’ora e mezzo, senza però particolari sussulti riguardo uno spiraglio di mediazione sul conflitto in Ucraina. Questo, alla fine, è risultato essere il colloquio ad Astana tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l’omologo russo, Vladimir Putin. È stato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, a chiarire che la questione di una possibile soluzione alla guerra in Ucraina non è stata discussa dai due leader. Non che le speranze fossero particolarmente alte, ma alla vigilia dell’incontro Ankara aveva avanzato a Mosca una richiesta di cessate il fuoco il prima possibile: in questo senso molti osservatori confidavano perciò in un pressing maggiore. In compenso i presidenti di Turchia e Russia hanno difeso i legami economici e quanto alla crisi energetica, riportano le agenzie russe, Putin ha affermato che «il potenziale hub del gas in Turchia può essere la piattaforma per determinare il prezzo del gas», specificando poi che ad Ankara arriva «la piena la fornitura di gas» perché si è rivelato «il partner più affidabile». La posizione di Mosca sul conflitto in corso è nota: la Russia non rifiuta negoziati sull’Ucraina, il problema – ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in un’intervista televisiva ripresa da Ria Novosti – è che «nessuno offre iniziative sane». Intanto, però, un’iniziativa è stata presa a Bruxelles dai ministri della Difesa di 14 alleati della Nato e della Finlandia per firmare una lettera d’intenti per lo sviluppo di una “European Sky Shield Initiative”. Tale iniziativa punta alla creazione di un sistema europeo di difesa aerea e missilistica attraverso l’acquisizione comune di attrezzature. «Dichiarare l’attuale regime russo come terrorista», invece, è la richiesta dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa rivolta a tutti gli Stati membri. L’assemblea ha inoltre chiesto di non riconoscere in alcun modo l’annessione dei territori ucraini da parte della Russia, così come i referendum imposti da Mosca. «I negoziati di pace possano aver luogo solo alle condizioni dell’Ucraina», la posizione espressa. All’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa è intervenuto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il quale ha sottolineato che l’Ucraina «ha solo il 10% di quello che serve» per la difesa aerea. Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha affermato che nelle ultime 24 ore più di 40 insediamenti sono stati colpiti dai bombardamenti russi. L’aviazione ucraina ha invece effettuato 32 attacchi su 25 obiettivi russi.