Le Pmi tagliano le spese e gli investimenti, ad iniziare dalla formazione

I costi energetici esorbitanti, è stato evidenziato anche da FederTerziario, «non sono solo legati alla guerra in Ucraina, ma anche ad azioni speculative dei colossi dell’energia». Una soluzione, secondo la confederazione, non può prescindere da «un’azione governativa che proceda immediatamente tassando gli extra profitti delle multinazionali per sostenere famiglie e imprese, fissando un tetto al prezzo del gas ed emanando misure di sostegno per le PMI, quale ad esempio il credito d’imposta sui costi delle bollette». «L’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime sta mettendo a dura prova la capacità di sopravvivenza delle imprese, in particolare delle piccole e micro» – ha dichiarato Francesco Franco, presidente di FondItalia. «Far fronte al peso dei rialzi economici ha come effetto anche l’immediata rinuncia alla formazione da parte delle imprese, con il rischio di una rapida obsolescenza di competenze e requisiti dei collaboratori dell’azienda, con un conseguente ulteriore freno alla capacità competitiva del tessuto produttivo del Paese» continua Franco. «Anche in questo frangente, FondItalia è pronto a fare la propria parte e supportare le piccole e microimprese per favorire il loro accesso alle risorse per la formazione finanziata. Negli anni difficili della pandemia abbiamo già avuto modo di verificare che, un ascolto mirato e la messa a punto di misure dedicate trova, nelle imprese di queste dimensioni, un alleato grintoso e capace di reagire con forza alle avversità».